IL FONDATORE Il Parco è stato realizzato da Ettore Paternò del Toscano, appassionato "giardiniere" come egli stesso amava definirsi. Sin da piccolo marinava la scuola per recarsi nel famoso Giardino Bellini di Catania, dove imparava i segreti della botanica dai vecchi giardinieri. Dopo la guerra, acquistò il terreno lavico a Sant'Agata li Battiati per costruirvi la sua casa e realizzare il giardino. Negli anni '60 volle sperimentare la vegetazione sub-tropicale, convinto che il clima della Sicilia potesse accogliere quel genere di piante. Da pioniere, ne iniziò la coltivazione e le inserì armoniosamente nella natura circostante. Paesaggista autodidatta, Ettore Paternò cominciò a realizzare giardini per gli amici e presto la sua fama si accrebbe. Gli fu conferito l'incarico di realizzare i giardini degli alberghi della Valtur in Sicilia, ma anche in Calabria e in Puglia. E ancora altri giardini a Roma, Capri, Lugano. In tutto ha realizzato circa 60 giardini, tutti con uno stile inconfondibile. Fu invitato a presentare i suoi lavori all'AIAP, l'Associazione Italiana Architetti del Paesaggio, che lo accolse tra i suoi soci. Ha ricevuto diversi premi e, nel 2010, ha ricevuto il premio "Pietro Porcinai". Nel corso degli anni il Parco Paternò del Toscano è stato meta di molti visitatori ed è stato ammirato anche da famosi paesaggisti e botanici di tutto il mondo. Uno per tutti, il famoso architetto brasiliano Burle Marx che rimase incantato dal modo in cui Ettore Paternò aveva posizionato gruppi di Trachicarpus Fortunei su una terrazza, rivisitando il patio islamico, tipico delle costruzioni nel bacino del Mediterraneo. Gallery