
Specie: Arbutus unedo L.
Famiglia: Ericaceae
Origine: Bacino Mediterraneo
Nome comune: Corbezzolo
Descrizione: Pianta da cespugliosa ad arborescente, sempreverde, con chioma densa, tondeggiante, con tronco corto, eretto, sinuoso e densamente ramificato; la corteccia è sottile, bruno-rossastra e rugosa. Foglie alterne, semplici, brevemente picciolate, con una lamina coriacea, oblunga e lanceolata e apice acuto e margine seghettato, di color verde scuro. Fiori ermafroditi a forma di orciolo pendulo, di colore bianco. I frutti sono bacche lungamente picciolate, sferiche, di color arancio-porpora con buccia granulosa, polpa tenera, giallastra, con numerosi semi. È molto resistente alla siccità ed è una essenza tipica della macchia mediterranea. Il termine “arbutus” significa cespuglio, mentre “unedo” letteralmente vuol dire “ne mangio soltanto uno”. Questo nome venne dato all’albero di corbezzolo da Plinio il Vecchio, il quale non apprezzava particolarmente il gusto un po’ insipido dei suoi frutti e non ne avrebbe appunto mai mangiato più di uno. Dall’antichità è ritenuta una pianta magica in grado di allontanare le streghe e di proteggere la casa. Ha anche una simbologia funebre poiché era tradizione posare ramoscelli di corbezzolo sulle tombe dei propri cari. Nel Risorgimento il corbezzolo è divenuto simbolo dell’Italia Unita e del suo Tricolore, per avere contemporaneamente foglie verdi, fiori bianchi e frutti rossi.