
Specie: Zamia furfuracea L.f. ex Aiton
Famiglia: Zamiaceae
Origine: Messico
Nome comune: zamia
Descrizione: La pianta ha un fusto corto, a volte sotterraneo, largo e alto fino a 20 cm, solitamente segnato dalle cicatrici delle basi delle vecchie foglie. Cresce molto lentamente da giovane, ma la sua crescita accelera dopo la maturazione del fusto. Incluse le foglie, l’intera pianta cresce in genere fino a 1,3 m di altezza con una larghezza di circa 2 m. Le foglie si dipartano dal centro del tronco; ogni foglia è lunga 50-150 cm con un picciolo lungo 15-30 cm e 6-12 paia di foglioline verdi estremamente rigide, pubescenti (pelose). Occasionalmente, le foglioline sono dentate verso le punte. Le corone circolari delle foglie assomigliano a felci o a fronde di palma. Si adatta bene a terreni umidi e ben drenati. Cresce meglio in pieno sole o in mezz’ombra. È abbastanza tollerante al sale e alla siccità, ma deve essere protetta dal freddo estremo. È una specie dioica; i coni femminili sono a forma di uovo mentre e i coni maschili sono a gruppi e più piccoli. Il nome del genere deriva dal latino zamia, pinolo, e furfuracea, farinoso. Tutte le parti della pianta contengono cicasina e una sconosciuta tossina del sistema nervoso e sono velenose sia per gli animali che per gli esseri umani. I semi sono abbastanza velenosi da uccidere piccoli mammiferi come cani e gatti e causare insufficienza epatica e renale, nonché paralisi finale negli esseri umani. Attualmente non è noto alcun trattamento per l’avvelenamento.