
Specie: Jubaea chilensis (Molina) Baill.
Famiglia: Arecaceae
Origine: Cile centrale
Nome comune: Palma da vino cilena
Descrizione: Presenta uno stipite che può raggiungere 20 m di altezza e 1,3 m di diametro. La corteccia ha un colore grigio piombo e spesso è ricoperta dai resti delle basi fogliari dall’aspetto ispido.
La foglia è pennata, dall’aspetto leggero, lunga fino a 5 m con un breve picciolo. Le infiorescenze sono numerose, possono raggiungere 1,5 m e consistono di un asse principale proteso all’infuori con numerosi assi laterali ondulati e fitti. I fiori sono unissessuati e di colore rosso porpora; la loro formazione inizia quando la pianta raggiunge un’età di circa 60 anni. Il frutto è una drupa di colore giallo pallido lungo 4-5 cm, edule, di cui si consuma la polpa e il nocciolo.
È una palma adatta ad un clima temperato ma umido. Presenta una crescita estremamente lenta, necessita di un suolo ben drenante, con esposizioni soleggiate. Nelle aree d’origine, la si trova fino a 1500 m di altitudine, nelle gole e nei versanti. Resiste al gelo a differenza di altre palme e tollera temperature fino a -12 °C; resiste anche a periodi di siccità.
In Cile, la linfa è usata per fare il miele di palma: la sommità dello stipite, dove si trova il meristema, è sezionata per lasciar colare il liquido, anche se l’operazione è fatale per la pianta. La specie è protetta ed è nella lista rossa IUCN. Il nome del genere è stato dato in onore di Giuba II (~52 a.C – 23 d.C), re di Mauritania, autore di testi di storia naturale. L’attributo specifico fa chiaro riferimento all’origine geografica della specie.