
Specie: Citrus medica var. sarcodactylis (Hoola van Nooten) Swingle
Famiglia: Rutaceae
Origine: Dall’Himalaya centro-occidentale al Myanmar
Nome comune: Cedro ‘Mano di Buddha’
Descrizione: Piccolo albero con lunghi rami irregolari coperti di spine. Le sue grandi e verdi foglie sono oblunghe, pallide e raggiungono i 10-15 cm. I fiori, molto profumati, sono di colore bianco violaceo all’esterno e riuniti in grappoli. Il frutto ha una buccia spessa e rugosa o bitorzoluta e contiene solo una piccola quantità di polpa acida ed è spesso senza semi. La tipica forma del frutto si origina nella fase precoce di partizione dei suoi spicchi, in quanto ogni spicchio non tende a svilupparsi omogeneamente insieme agli altri, ma come unità a sé stante. Ne consegue una forma non sferica del frutto, ma frastagliata e divisa in varie escrescenze. A causa di questa forma, che richiama lontanamente quella di una mano umana, gli orientali hanno attribuito al frutto il nome di ‘Mano di Buddha’. È molto profumato e viene utilizzato prevalentemente dai cinesi e giapponesi per profumare le camere e oggetti personali, come gli abiti. La buccia può essere candita. Nella cucina occidentale è utilizzato sia per decorare i piatti sia per l’albedo bianco non amaro, come solito negli agrumi, ma dolciastro e leggermente zuccherato, che è utilizzato nelle insalate o per aromatizzare il pesce o anche gelati. Sulla base di recenti studi tassonomici la specie non è un cedro ma è da riferire al limone (Citrus × limon (L.) Osbeck) che è un ibrido tra C. maxima × C. medica × C. reticulata.