Ziziphus jujuba

Ziziphus jujuba

Specie: Ziziphus jujuba Mill.

Famiglia: Rhamnaceae

Origine: dalla Cina Nord orientale alla Corea del Sud

Nome comune: Giuggiolo o zizzolo

Descrizione: È un albero o arbusto caducifoglio, a crescita lenta e piuttosto longevo, che può vivere anche 200 anni, alto 8-12 m. Le foglie sono arrotondate, di un colore verde chiaro e brillante. L’apparato radicale è piuttosto approfondito e questo rende la pianta resistente alla siccità. I rami sono ramificati e contorti con una corteccia molto corrugata che si sfalda, come quella del fusto, e sono ricoperti di spine. I frutti sono delle drupe con un unico seme all’interno; hanno le dimensioni di un’oliva, con buccia di colore dal rosso porpora al bruno e polpa giallastra. Il frutto se colto quando non ancora maturo (colore verde) ha un sapore simile a quello di una mela. Con il procedere della maturazione, si scurisce, la superficie si fa rugosa e il sapore diviene via via più dolce, fino ad assomigliare a quello di un dattero. In Cina e in India la pianta è coltivata da oltre 4000 anni. Già noto in epoca romana, fu diffuso soprattutto dai veneziani e trovò la sua area elettiva nei Colli Euganei, dove ancora oggi è prodotto il “Brodo di Giuggiole” un infuso di giuggiole e frutti autunnali, come cotogne, scorze di limone, uva e melagrane, ricetta mutuata da quella usata dai Gonzaga nel Rinascimento. Dalla bontà di questo infuso deriva l’espressione “stare in un brodo di giuggiole” quando si è molto contenti. I frutti possono esser usati per la preparazione di marmellate e confetture e per aromatizzare grappe.

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