
Specie: Dracaena draco (L.) L.
Famiglia: Asparagaceae
Origine: Isole Canarie
Nome comune: Albero del drago
Descrizione: Pianta sempreverde, molto longeva (a Tenerife vi è un esemplare la cui età è stimata superiore a 3000 anni), a crescita lenta, che può raggiungere un’altezza di 15 m o più; nelle fasi iniziali il tronco presenta una corteccia liscia che, invecchiando, assume una consistenza più ruvida.
Da giovane la pianta presenta un unico fusto; a circa 10-15 anni di età produce una spiga con fiori bianchi profumati, seguiti da bacche di color corallo; presto appare una corona di gemme terminali e la pianta inizia a ramificarsi. Ogni ramo cresce per circa 10- 15 anni e si ramifica nuovamente, per cui una pianta matura assume un habitus ad ombrello.
Necessita di irrigazioni moderate poiché suscettibile al marciume radicale; tollera temperature inferiori a 10 °C solo per brevi periodi. Il nome del genere deriva dal greco e letteralmente significa sangue di drago, per la resina rossa che emette; anche l’attributo specifico significa drago ed è un rafforzativo del nome del genere.
Per le popolazioni indigene delle Isole Canarie, la pianta possedeva proprietà magiche, proprio per la sua particolare resina. Anche gli antichi romani la conoscevano e la utilizzavano come colorante; nel medioevo era ricercata da maghi e alchimisti che gli attribuivano virtù terapeutiche. Nel XVIII secolo era utilizzata come mordente per il mogano. La specie è inserita nella Lista Rossa IUCN come specie in via di estinzione a causa del limitato e frammentato areale e del suo continuo declino.