Rhamnus alaternus

Rhamnus alaternus

Specie: Rhamnus alaternus L.

Famiglia: Rhamnaceae

Origine: Mediterraneo

Nome comune: Alaterno

Descrizione: Pianta a portamento cespuglioso o arbustivo sempreverde, alta da 1 a 5 metri, raramente diventa un piccolo albero alto fino ad 8 m; rami flessibili, a disposizione sparsa sul fusto, quelli giovani pubescenti; corteccia rossastra che si screpola con l’età; chioma compatta e tondeggiante; legno molto duro, di colore giallo-brunastro e dal caratteristico sgradevole odore che emana appena tagliato. Foglie sempreverdi, coriacee, lanceolate o ovate, alterne, con margine biancastro seghettato o intero; pagina superiore verde scura e lucida; quella inferiore più chiara. Fiori raccolti in un corto racemo ascellare; fiori dioici, pentameri o tetrameri, profumati. Il frutto è una drupa obovoide contenente 3 semi, prima rossastra e poi nera che emana un odore intenso ed è velenosa. La pianta è diffusa nella macchia sempreverde termofila. Il nome genere deriva dal greco “rabdos”, “bastoncino” per la flessibilità dei rami. L’attributo specifico, alaternus, era usato dai latini per un cespuglio non identificato. È una pianta mellifera. Il legno molto duro viene utilizzato per lavori di tornitura o ebanisteria. Nell’industria dei coloranti sono usati foglie, rami freschi e frutti per l’estrazione dei pigmenti. I frutti, raccolti a maturità e fatti essiccare, ma anche la corteccia, sono utilizzati per le proprietà lassative e vermifughe. Nell’antichità, come riporta Plinio, si pensava che fosse in grado di scacciare gli incantesimi.

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